Lavoro di gruppo
Attraverso una discussione guidata, si è giunti a capire cosa sta dietro al funzionamento dei dispositivi digitali e dei computer con cui i bambini sono tutti i giorni a contatto. Per poi rendere le idee più chiare si è andati a scoprire come i pc decodificano le immagini che noi vediamo sullo schermo e si è quindi parlato di pixel e di come l'uomo programmatore debba dare istruzioni al software per colorare la griglia che sta alla base dell'immagine.
Lo scopo principale di quest'attività è stata quella di avviare i bambini al pensiero computazionale, ovvero ad un approccio inedito ai problemi e alla loro soluzione. Infatti i bambini con il coding svilupperanno il pensiero computazionale e l’attitudine a risolvere problemi più o meno complessi, non impareranno solo a programmare ma programmeranno per apprendere.
L'aspetto ludico del coding ha di fatto consentito il rovesciamento della didattica, concretizzando la capacita del bambino di apprendere attraverso il gioco che in questa fase è stato proposto come impalcatura di sostegno e supporto al processo di apprendimento degli alunni.
In questa progettazione didattica legata all'ora del coding, davanti alla ricerca e al programma è stata messa l'azione, e davanti al lavoro individuale sono stati posti l'apprendimento cooperativo (Cooperative Learning), l'interdipendenza positiva e l'interazione costruttiva (Costruttivismo).
I bambini si sono cimentati in un semplice esercizio di codifica e decodifica di algoritmi, ma divertente che li ha coinvolti molto. Si è riscontrato una partecipazione attiva degli alunni in tutte le fasi di lavoro. Per la maggior parte degli alunni vi è stato uno sviluppo delle capacità di attenzione e concentrazione, di collaborazione e partecipazione nel lavoro di gruppo, ma anche l'acquisizione di nuove competenze tecnologiche, linguistiche e manuali.