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Comunicazioni del Dirigente Scolastico e Auguri di Buona Pasqua

Contenuto in: 

Circ. int. numero: 
091
Data di emissione: 
08/04/2020

Agli alunni e alle loro famiglie

Al personale dell'Istituto Comprensivo

 

Oggetto: Comunicazioni del Dirigente Scolastico e Auguri di Buona Pasqua

 

Carissimi tutti,
si fa presto a dire “buongiorno”, “buona giornata” ma, abbiamo mai pensato al valore di questo augurio, al suo significato? Quando ci siamo fermati a guardare il viso di colui o di colei  cui abbiamo stretto la mano mentre pronunciavamo il buon augurio? Ci siamo ascoltati da dentro chiedendoci quanto c’è di me per te, in questo augurio?

Ecco, in questi giorni lunghi, in cui la fatica dell’allontanamento sociale sembra soffocarci sempre più , fermiamoci a riscoprire il valore della socialità, l’importanza dell’altro, il rispetto che gli si deve. Proviamo ragazzi, mi rivolgo soprattutto a Voi, a rifletterci.

Quante volte, pur vicini ai vostri amici, pur trovandovi tra di voi, pur trovandoci tra di noi, in realtà non ci siamo accorti dell’altro, non ci siamo preoccupati di lui, di ciò di cui, la nostra presenza, il nostro modo di fare, lo privava. Lo abbiamo semplicemente utilizzato per quello che ci interessava senza occuparci del suo spazio, della sua persona, del suo valore.

Approfittiamo dunque di questi giorni di forzato allontanamento per imparare a riconoscere l’altro e a rispettarne la persona, le idee; spegniamo il nostro io e lasciamo spazio, facciamo posto. Diffidiamo un po’ di noi stessi, delle nostre certezze; impariamo ad ascoltare ed eviteremo qualche sofferenza che nasce da noi. Senza paura di guardarci dentro curiamo, allora, con nuova consapevolezza le nostre relazioni, la nostra socialità, il nostro stare tra gli altri e con gli altri.

Si aprono i giorni della settimana autentica per chi crede e per tutti ci saranno giorni di festa. Una festa amara però, assopita in un clima triste, mesto. Riti antichissimi, ripetuti nel tempo, patrimonio di cultura delle genti saranno modificati se non addirittura sospesi, quale segno di un tempo di prova.

Perciò, si fa presto a dire “buona Pasqua”, ma è Pasqua quando siamo accoglienti con chi è malato, pietosi con chi non c’è più, disponibili con chi è nel bisogno; sarà Pasqua quando sapremo riscoprirci e riconoscerci nell’altro.

Restiamo a casa, tutto andrà bene!

Il vostro preside

 
 
 
 
Il Dirigente Scolastico
Dr. Oscar Annoni
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