Approfondiamo aspetti comuni e diversi nelle abitudini e costumi di vita di altri paesi, quali la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d’America.
In Inghilterra, fin dal Medioevo il 14 febbraio era il giorno dedicato agli innamorati.
Dal XVII secolo cominciano a venir stampati i primi Valentines, i tipici biglietti d’auguri con tanto di angioletti innamorati e frasi romantiche.
La tradizione, inizialmente legata alle relazioni d’amore, si è poi col tempo allargata arrivando a comprendere amici, fratelli, sorelle e parenti vari con cui ci si scambiano i classici doni a base di fiori e cioccolatini a forma di cuore.
Le canzoni d’amore, altro emblema del St. Valentines Day, sono tradizionalmente cantate non dagli innamorati ma dai bambini che ricevono in cambio caramelle, dolci e mancette.
Anche negli Stati Uniti è tradizione scambiarsi valentines, bigliettini d’amore di forme diverse: cuori, colombe, Cupidi con arco e frecce…. Si è stimato che ogni anno, il 14 febbraio, vengono inviati un miliardo di biglietti d’auguri (collocando questa ricorrenza seconda solo al Natale).
Durante la settimana di San Valentino gli insegnanti di inglese delle classi terze hanno sollecitato il confronto con le usanze e le abitudini italiane, hanno proposto “new words” inerenti all’argomento e hanno realizzato i “valentines” con gli alunni delle proprie classi.
Così i bambini hanno partecipato con gioia a questa festa scrivendo dolci pensieri alla loro mamma, ad un amico, alla loro maestra, ai nonni, alle persone a loro più care.
In 3 A la maestra Francesca ha utilizzato l’argomento in un’atmosfera rilassata e “friendly”con la realizzazione di un puzzle matematico formato da triangoli: geometria di cuori!!!
I bambini hanno trovato il modo per sistemare 20 triangoli creando una forma di cuore!!