Nel 1972 Casa Cervi diventa “Museo per la storia dei movimenti contadini, dell’antifascismo e della Resistenza nelle campagne". Il museo è nato come sviluppo della raccolta degli oggetti che la famiglia protagonista della vicenda partigiana reggiana aveva conservato fin dagli anni della guerra e di quelli donati successivamente (materiali a stampa e manoscritti, riconoscimenti e decorazioni ufficiali, album, cimeli, opere d’arte).
Inaugurato nel 1973, il Museo Monumento al Deportato è una struttura unica nel suo genere, frutto dell'impegno civile di artisti che furono anche testimoni degli avvenimenti che rappresentavano.